COSTRUIAMO INSIEME UNA COMUNITA’ DI SUPPORTO ALL’AGRICOLTURA CONTADINA

Il DESR propone la creazione di un orto condiviso denominato “I FONTANINI” all’interno della storica Cascina biologica di Lodi TRECASCINE

Venerdì 27 maggio, alle ore 20.30 presso FuoriMercato/RiMaflow a Trezzano sul Naviglio in via Boccaccio 1, la presentazione del progetto.

Che cos’è una CSA?
Agricoltura supportata dalla Comunità (in inglese CSA: Community Supported Agriculture) è la forma organizzativa ed economica alla quale si ispira il progetto CSA-I Fontanini nato con il supporto del DESR-parco Sud Milano e di FuoriMercato/RiMaflow e la determinazione di tre donne entusiaste: Giovanna, proprietaria del terreno, Lia e Cristina contadine che coltiveranno i due ettari di terreno insieme a Mario, assunto regolarmente e felice di lavorare la terra anche per una rivincita sul suo disagio sociale.

Ma cosa vuol dire CSA?
– fare impresa comune, diventare co/produttori superandoi ruoli ‘contadino e consumatore;
– adottare modelli di economia alternativa;
– condividere rischi e benefici connessi all’agricoltura biologica;
– possibilità di sostenere idealmente, finanziariamente e a chi interessa anche fisicamente, una alternativa al modello industriale di cibo;
– sovranità alimentare, cioè il nostro diritto di prendere decisioni in merito a quello che mangiamo;
– desiderio di ricreare relazione fra chi principalmente coltiva e chi mangia;
– di restituire al cibo un valore e non solo un prezzo;
– di godersi la possibilità di conoscere da vicino chi coltiva;
– di mettere le mani nella terra per provare se si vuole;
– la fatica fisica del lavorare nel campo;
– il piacere di vedere gli ortaggi crescere, maturare e dare frutti.

Dal punto di economico-finaziario, calcolati i costi necessari per sostenere la produzione,si suddivide il totale fra i membri del CSA e si determinano le quote necessarie a coprirne i costi; afronte di un versamento anticipato – versato a mezzo bonifico bancario ogni 2 mesi – le persone ricevono una cassetta di verdure biologiche miste distribuite in alcuni punti dell’hinterland e di Milano,in funzione delle zone di residenza dei membri.
Il patto sottoscritto ha la durata di 1 anno, nessuna penale per chi, ipoteticamente, volesse uscirne.
E’ prevista la consegna di 50 cassette annuali (o 25 per chi sottoscrive ½ quota)
Nelle 2 settimane centrali di agosto la distribuzione si interrompe.
E’ prevista anche la possibilità di sospendere per una/qualche settimana il ritiro della cassetta.
E’ prevista la possibilità di acquistare anche singole verdure in caso di sovraproduzione.
L’estensione del terreno lascia prevedere una produzione eccedente le 70 quote minime che potrà essere smaltita coinvolgendo, ad esempio, le mense scolastiche, o associazioni a carattere mutualistico- sociale ecc.ecc. (al progetto ha già aderito la Casa delle Donne di Milano)

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