IL DESR NEL PROGETTO QUBI

Il progetto QuBi (Quanto Basta) si è proposto a Baggio negli ultimi mesi del 2018 da parte di Fondazione Cariplo e rientra in un più generale percorso di sostegno alle povertà alimentari infantili. Sono coinvolti un po’ tutti i Municipi di Milano, al cui interno si sviluppano poi azioni per singoli quartieri.

All’inizio, la proposta era quella di un supporto alle famiglie con minori in difficoltà economica, attingendo, per gli approvvigionamenti, dalla Grande Distribuzione Organizzata (GDO) attraverso donazioni di prodotti alimentari e per l’igiene (modello Banco Alimentare), riferendosi, per le individuazione dei beneficiari, a Centri di Ascolto e Associazioni e Cooperative Sociali vocate al disagio nel territorio.

La proposta fu fatta anche al DESR, che però propose fin da subito alcune “condizionalità”:
1) L’implementazione dei pacchi alimentari “tradizionali e convenzionali” di prodotti secchi con produzioni ecosostenibili di fresco proveniente dal Parco Sud o, comunque, a Km 0, a partire dagli ortaggi. Perchè l’indigente, specie se fanciullo, deve nutrirsi solo con produzioni provenienti dall’agroindustria e, quindi, da modelli di agricoltura che utilizza prodotti di sintesi?
2) Le risorse economiche necessarie all’acquisto dei prodotti dagli agricoltori locali sarebbero dovute arrivare dalla forma della “cassetta sospesa” da attuare in una Cascina del quartiere (la Linterno), in cui da anni si effettua un minimercatino il sabato mattina, con frutta e ortaggi biologici, oltre al miele del gestore della Cascina, il quale vende anche il pane del progetto della Filiera del Grano del DESR prodotto nel carcere minorile Beccaria e altri prodotti bio di produttori del DESR.
L’acquirente del mercatino è invitato, cioè, a lasciare un piccolo contributo a favore del progetto QuBi, in quanto si ritiene che l’iniziativa debba avere anche un carattere solidale.
3) Il coinvolgimento progressivo anche dei beneficiari per le necessità operative, quali la consegna della cassetta e altri aspetti di tipo organizzativo, perché non si accontentino della cassetta o del pacco, ma in itinere “restituiscano” per quanto possono anche loro in termini di solidarietà. Inoltre, dovevano essere coinvolti in percorsi formativi di educazione alimentare.
4) Le produzioni dovevano arrivare da aziende agricole biologiche, che avevano fatto proprie alcune delle caratteristiche dell’economia solidale: salvaguardia e presidio del territorio, sovranità alimentare, solidarietà verso gli ultimi.

Le “condizionalità” furono accettate e cosi si profilava un circuito virtuoso che, praticando solidarietà verso le famiglie con minori in povertà, solidarizzava anche con i contadini biologici, sostenendone il reddito messo costantemente a rischio dall’agroindustria e dalla GDO, e con quanto ne conseguiva in termini di sovranità alimentare e di difesa del territorio agricolo dei Parchi Sud e Ticino.

All’inizio (febbraio ’19) si partì con 5 cassette a settimana del valore approssimativo di 10 euro e una agricoltrice, Francesca Bressan, che era la stessa che faceva il mercatino in Cascina Linterno. Le responsabili dei centri di ascolto di Baggio e dintorni venivano il sabato in cascina e integravano i loro pacchi alimentari  con le verdure bio di Francesca, che poi distribuivano alle famiglie.
La raccolta di fondi era incoraggiante e si passò quasi subito a 10 cassette settimanali per tutta l’estate , con aumenti progressivi del loro numero.
Qualche beneficiario supportava l’attività operativa e partivano le serate di educazione alimentare nel quartiere, oltre a cene di autofinanziamento promosse dalle associazioni e cooperative facenti capo al progetto.

Il DESR svolgeva e svolge il ruolo di gestione di un budget economico congruo per la finalità praticata, coordina la relazione con gli agricoltori che, come vedremo tra un po’, cominciarono a crescere con l’arrivo del Coronavirus, contribuisce all’evoluzione del progetto partecipando al suo coordinamento con supporti e proposte, mette a disposizione la sua sede per stoccaggi just in time e riunioni.

Arrivò la pandemia e con essa l’incremento delle famiglie bisognose e delle necessità conseguenti.
La cascina Fraschina di Abbiategrasso aveva nel frattempo preso il posto di Bressan (in fase di riorganizzazione) a partire dal 2020. Da fine febbraio/inizio di marzo iniziarono le restrizioni alla mobilità delle persone e fu così necessario prevedere le consegne a domicilio alle famiglie, che diventarono prima 40 settimanali e ora siamo a 80 settimanali e una domanda, segnalata dai presidi territoriali, sempre crescente.

Bisognava allargare le risorse economiche, che sono gestite dal DESR, e allora si attingeva e si attinge ad altri settori del progetto, vista la situazione di emergenza e la crescita del bisogno alimentare.
Dall’inizio del percorso siamo ormai a diverse migliaia di euro indirizzate ad esso, avendo finora distribuito da febbraio 2019 oltre 2000 cassette.
Gli agricoltori coinvolti vennero aumentati coinvolgendo in una fase la Cascina Gambarina di Abbiategrasso di Marco Cuneo, l”Agriturismo La Gallina Bianca di Sedriano di Alberto Cassani e Matteo Legnani, giovane agricoltore di San Pietro all’Olmo.
Al tempo stesso la pandemia e le consegne a domicilio creavano l’esigenza di maggiori forze di volontari per la distribuzione, gestite direttamente da QuBi.

Il DESR a quel punto propose di coinvolgere RiMaflow/Fuorimercato nella distribuzione, forte della sua ormai pluriennale esperienza in proposito di  logistica solidale autogestita.
E così le 80 cassette settimanali attuali sono distribuite anche da Fuorimercato.
Le forniture attuali vengono garantite per circa i due terzi dalla Cascina Fraschina e la rimanente parte dalla neonata “creatura” del DESR: AMAP (acronimo francese che sta per “Associazione per il supporto all’agricoltura contadina”) Madre Terra, dal nome della cooperativa sociale agricola con campo a Rozzano, che riesce a produrre a sufficienza per i soci e a sostenere anche il progetto QuBi di Baggio.

Concludendo, possiamo quindi dire che si è costruito un importante quadrilatero solidale che, partendo da QuBi con le sue associazioni del territorio coinvolge il DESR, coi suoi agricoltori che difendono il territorio, supporta l’emergenza alimentare  di numerose famiglie pre e durante il Covid19 con cibo sostenibile, usando le competeneze di Fuorimercato, nato per sostenere i lavoratori di RiMaflow in autogestione.
Mica male!